Embolia polmonare e trombi nel cuore destro
Lo studio ha valutato l’incidenza ed il significato prognostico dei trombi nel cuore destro nell’embolia polmonare in 2454 pazienti, consecutivi, arruolati nell’International Cooperative Pulmonary Embolism Registry.
Tra i 2454 pazienti arruolati, i dati ecocardiografici basali erano disponibili solo per 1113 soggetti.
Un totale di 42 pazienti presentava trombi nel cuore destro.
I pazienti con trombi nel cuore destro avevano durata dei sintomi più breve ( 2,2+/-2,9 giorni versus 4,3+/-6 giorni; p=0.013 ), una più bassa pressione sistolica ( 116+/-28,8 versus 125+/-25 mmHg; p=0.008 ), ed una più frequente ipocinesia ventricolare destra ( 64% versus 40% , p=0.002 ), ed insufficienza cardiaca congestizia ( 26% versus 13% , p=0.024 ).
Non sono state osservate differenze nell’età , nella pO2 arteriosa e nell’incidenza di tumore.
La percentuale totale di mortalità a 14 giorni e a 3 mesi è risultata più alta nei pazienti con trombi nel cuore destro ( 21% versus 11%, p=0.032, e 29% versus 16%, p=0.036, rispettivamente ).
La mortalità precoce è stata più alta nei pazienti con trombi nel cuore destro trattati con la sola eparina ( 23,5% versus 8% , p=0.02 ).
I pazienti con embolia polmonare acuta e con trombi nel cuore destro hanno presentato una maggiore compromissione emodinamica.( Xagena2003 )
Torbicki A et al, J Am Coll Cardiol 2003; 41:2245-2251
Cardio2003